Chiesa San Domenico
Nell'anno 1573 fu costruito sulle rovine della porta dell'Aquila il Convento dei Domenicani con annessa chiesa di S. Domenico, in epoca recente fu riadattato ed adibito ad altri usi. 26 Grotte di via Carcere - Calascibetta Monastero dei Domenicani del 1573. 10 Carmelo M. Borghese Cenno Storico della Vittrice, e Fedel Città di Calascibetta, tip. Roma di Rosario Bonsignore ed. 1877. “Esisteva fuori l'abitato, ed attaccato al tempio, che nomavasi di Tutti i Santi, il convento dei padri domenicani, i quali per l'estrema povertà l'abbandonarono. Richiamati poscia nel 1573 eressero altro convento sulle rovine della porta dell'Aquila, che pure per esser dotato di pochissime rendite tornarono ad abbandonare. Nel 1675 l'occuparono i padri mercedari, che vi dimorarono più di un secolo, finché fu poi abolito per non poter mantenere una quantità sufficiente di monaci”. Probabilmente fu la sede della locale Inquisizione, che combatteva l'eresia. I domenicani con l'Inquisizione non solo colpirono gli eretici, ma anche gli eretici politici. In una delle botteghe dell'ex convento vi era la sala delle torture. Studi attualmente in corso stanno cercando di identificarla. Tra le vittime dell'inquisizione spagnola a Calascibetta ricordiamo, nel 1576, Francesco Gio. Porcaro, uno dei personaggi inquisiti della città. La sentenza di morte diceva: “Eretico che negava che Cristo non calava nell'ostia, le indulgenze, il Papa, lodava le cose di Lutero ed altri errori, e perseverando nella sua ostinazione fu nell'atto celebrato nella Bocceria vecchia (Palermo) nel 1576 rilassato in persona al braccio 11 secolare, e fu nello stesso giorno vivo bruciato allo Ciardone
(Tratto da "Cortili medievali" CALASCIBETTA URBS VICTORIOSA ET FIDELISSIMA autore Rosario Benvenuto)
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