Chiesa Maria SS.della Catena

Percorrendo la princiale via della cittadina Calascibetta, cioè via Conte Ruggero, trova in alto a sinistra la Chiesa dedicata da secoli alla Madonna della Catena. Essa sorge nell’antico quartiere della via Soprana, accanto al palazzo dei baroni Li Destri e nasce dalla locale sinagona ebraica trasformata in tempio cattolico, quando gli ebrei di Calascibetta furono cacciati dalla Sicilia (1943). I locali della sinagoga, denominata “meschita”, (derivante dal vocabolo “moschea” che designava il luogo di culto dei musulmani) erano stati venduti dagli stessi ebrei locali in fuga, al nobile Bernardo Andrea Grimaldi da Enna. Ma gli xibetani, il 12 febbraio 1493 e firma del Vicerè don Ferdinando de Acugna, ricomprarono i locali della “moschea” e la trasformarono in chiesa cristiana con titolo di Santa Maria della Catena. I lavori della nuova Chiesa furono realizzati e curati dal sac.Sante Bellomo, che ne divenne il procuratore. L’esterno della chiesa o la facciata si nota il portale di pietra locale (pietra di cutu) e un artistico portone realizzato dal maestro falegname Rigatuso nel 1930. Il campanile ricostruito in armonia con l’edicola sottostante la piazzetta laterale e corredato: da tre campane molto antiche; di cui una porta la data 1660 con la seguente dicitura “Sancta Maria Catenae” A.D. 1660 Matteo Fontanazza ex Elemosine; una grande Croce accanto alla campana principale; e delle lettere greche Alfa e Omega ciò a significare che Dio, Essere Superiore, domina tutto dal principio alla fine. E’ una delle chiese più amate dagli xibetani che ogni anno tornano anche dai paesi dove sono migrati per la devozione alla "Madonna della Catena" e festeggiarla insieme ai suoi compaesani.
(Notizie storiche riferite da Don Paolo Grimaudo)

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